L’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa, ha dato inizio a una spettacolare eruzione il 14 agosto 2025. Questo evento ha attirato l’attenzione di scienziati, appassionati di vulcanologia e turisti da tutto il mondo. In questo articolo, ripercorriamo le fasi salienti dell’eruzione fino al 1° settembre, data in cui l’attività sembra attenuarsi.
14 Agosto: L’Inizio dell’Eruzione
Il 14 agosto, l’Etna ha mostrato segni di rinnovata attività con l’apertura di una frattura eruttiva tra i crateri Bocca Nuova e Sud-Est, a circa 2.980 metri di altitudine. Da questa frattura, è emersa una colata lavica che ha iniziato a scendere lungo il fianco meridionale del vulcano. L’evento è stato accompagnato da esplosioni stromboliane e emissioni di cenere, visibili anche a distanza.
20 Agosto : Nuove Bocche Effusive
Il 20 agosto, due nuove bocche effusive si sono aperte: una a 3.100 metri, alla base della sella tra Bocca Nuova e il Cratere Sud-Est, e un’altra a 3.200 metri sul fianco sud del Cratere Sud-Est. Queste bocche hanno alimentato nuove colate laviche, con flussi che hanno raggiunto lunghezze fino a 2 chilometri entro il 24 agosto. L’attività è stata monitorata costantemente dall’Osservatorio Etneo dell’INGV.
Fine Agosto: Massima Intensità
Verso la fine di agosto, l’eruzione ha raggiunto il suo apice. Il 27 agosto, spettacolari flussi di lava sono stati osservati scendere lungo i pendii del vulcano e sporadica attività stromboliana dal cratere di Sud Est ha illuminato la notte siciliana.
1° Settembre: Attività in Diminuzione
Al 1° settembre, l’attività eruttiva dell’Etna sembra diminuire. Le emissioni di lava e gas si sono ridotte al minimo, e l’INGV ha registrato una diminuzione dell’intensità delle esplosioni. Tuttavia, la situazione rimane sotto osservazione, poiché il vulcano potrebbe ancora mostrare segni di attività nei prossimi giorni.
Aggiornamento finale – 2 Settembre 2025: Fine dell’eruzione
Dopo settimane di intensa attività, il 2 settembre 2025 l’Etna sembra aver concluso la sua eruzione. Le bocche effusive in alta quota si sono progressivamente spente, e nessun nuovo flusso lavico è stato osservato nelle ultime ore.
L’INGV ha registrato un netto calo nell’attività sismica e termica, segnalando la fine della fase eruttiva. Rimane attiva la sorveglianza, ma al momento non si rilevano segnali di una ripresa imminente.
Questa eruzione, pur breve, è stata tra le più suggestive e fotografiche degli ultimi anni, attirando migliaia di escursionisti e studiosi. Le immagini raccolte in queste settimane resteranno una testimonianza unica della forza e della bellezza del vulcano.
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